Ishmael di Daniel Quinn (1992) è un’opera che trascende i confini della semplice narrativa per trasformarsi in un invito alla profonda riflessione sulla condizione umana e sul nostro rapporto con il pianeta. Quinn, attraverso un dialogo surreale tra un uomo moderno e un gorilla parlante di nome Ishmael, ci invita a riconsiderare le fondamenta della nostra civiltà.

Il gorilla, con la sua saggezza millenaria, svela all’uomo l’esistenza di una “mitologia culturale” che ha guidato l’umanità fin dai suoi albori. Questa mitologia, basata sul concetto di superiorità dell’uomo sulla natura e sulla necessità di dominarla, è secondo Ishmael alla radice di tutti i nostri problemi: dalla distruzione ambientale alla fame nel mondo.

Quinn, con una prosa limpida e incisiva, ci conduce in un viaggio attraverso la storia dell’umanità, mettendo in discussione le nostre convinzioni più profonde. L’autore non si limita a denunciare i mali del mondo, ma offre anche una possibile via d’uscita, invitandoci a riconnettersi con la natura e a costruire una nuova società basata sulla cooperazione e sul rispetto per tutte le forme di vita.

Daniel Quinn (1935-2018) è stato uno scrittore statunitense noto per le sue profonde riflessioni sulla società e l’ambiente. La sua opera più celebre, Ishmael, gli valse il Turner Tomorrow Fellowship Award nel 1991.

Quinn era un critico culturale che scrutava a fondo la “mitologia culturale” su cui si basa la nostra civiltà, evidenziandone le conseguenze negative. Nei suoi libri, come Dopo Dachau e La Nuova Rivoluzione Tribale, analizza temi come la crisi ambientale, la fame nel mondo e il pericolo dell’estinzione umana, proponendo spesso soluzioni innovative e provocatorie.

La sua formazione accademica, che lo portò a studiare in diverse università e a vivere un’esperienza come novizio trappista, influenzò profondamente il suo pensiero. L’abbandono della fede cattolica e la successiva carriera di editore lo condussero infine alla scrittura, dove trovò la sua vera vocazione.

Temi ricorrenti della sua opera furono l’indagine sulle radici profonde dei problemi delle società contemporanee, un approccio multidisciplinare e scientifico che rifugge da ogni moralismo e l’offerta di soluzioni alternative al modello dominante.