DIEGO DE SILVA parla di “Il giovane Holden”, di J. D. Salinger
03 marzo 2024, ore 11:00
"Il giovane Holden", di J. D. Salinger
Due giorni di vita di un adolescente, cacciato dalla scuola, i turbamenti di un ragazzino che si sente impreparato alla vita adulta a cui si sta affacciando, la solitudine e la fragile dolcezza di chi pensa che il mondo sia per lui un altrove. Tutto qui. Eppure… Eppure Il giovane Holden è un libro in qualche modo leggendario, scritto da un autore auto rifugiatosi in un altrove appunto e che, se forse non parla più di tutti noi, parla a tutti noi di quel misto di rabbia, malinconia e spaesamento così presente nelle nostre vite durante l’adolescenza.
Parola Holden Caulfield dunque:
Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non va proprio di parlarne. […]
Non non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella. Vi racconterò soltanto le cose da matti che mi sono capitate verso natale, prima di ridurmi così a terra da dovermene venire qui a grattarmi la pancia.
J. D. Salinger. Romanziere statunitense (1919 – 2010). Senza aver completato gli studi universitari, si arruolò nell’esercito e combatté in Europa durante la seconda guerra mondiale. Ai primi racconti apparsi su riviste, tra cui il Saturday post evening, seguì la pubblicazione del suo unico romanzo,The catcher in the rye (Il giovane Holden). Riuscendo a piegare efficacemente il linguaggio giovanile degli anni Cinquanta a un uso letterario diede vita a una vicenda in cui modello picaresco e romanzo d’iniziazione si fondono in un umoristico quadro di psicopatologie del quotidiano, sullo sfondo di una New York indifferente e stralunata. All’enorme successo di questo classico della narrativa seguirono alcune raccolte di racconti incentrate sulle vicende di personaggi ricorrenti che interruppero sporadicamente il silenzio di cui l’autore si era gelosamente circondato. Per oltre cinquant’anni, J.D. Salinger è stato oggetto di un flusso inarrestabile di indagini, ricerche e pettegolezzi. Su di lui sono stati scritti ogni sorta di articoli, illazioni e biografie, una di queste talmente controversa da finire in tribunale. Tuttavia, tutti i tentativi di saperne di più sullo scrittore newyorchese preoccupato in maniera maniacale della difesa della sua privacy, sono stati ostacolati dal muro che Salinger aveva alzato intorno a sé. Il “padre” di Holden Caulfield, l’autore di uno dei libri più amati, letti e diffusi del ‘900 è così rimasto in gran parte un enigma, sia per il pubblico che per i media.