MARGHERITA OGGERO parla di “LIBERA NOS A MALO” di Luigi Meneghello
Domenica 30 marzo 2025, ore 11:00
"LIBERA NOS A MALO" di Luigi Meneghello
Libera nos a malo è un romanzo che, con la sua lingua ricca e inventiva, ci trasporta nel cuore della provincia veneta, nella piccola comunità di Malo, paese natale dell’autore.
Meneghello, attraverso uno stile narrativo inconfondibile, ci offre un affresco vivido e ironico della vita di provincia, raccontandoci storie di personaggi eccentrici e memorabili, intrecciando aneddoti, ricordi d’infanzia e riflessioni profonde. Il titolo stesso, un gioco di parole tra l’invocazione cristiana e il nome del paese, è un invito a liberarsi dai mali del mondo, ma anche una presa in giro delle ipocrisie e delle convenzioni sociali.
Le vicende narrate, pur essendo radicate nella realtà di un piccolo paese, risuonano in ogni lettore familiari, toccando corde profonde e suscitando emozioni universali. Con una scrittura ricca di sfumature e ironia, ci offre una rappresentazione della condizione umana che è al tempo stesso comica e tragica. I suoi personaggi, con le loro debolezze e le loro contraddizioni, ci ricordano che siamo tutti imperfetti e che la vita è fatta di gioie e di dolori. Un libro che fa sorridere e piangere, che commuove e fa pensare.
Considerato un capolavoro della letteratura italiana, il romanzo ha saputo conquistare generazioni di lettori grazie alla sua originalità, alla sua profondità e alla sua capacità di farci sentire parte di una grande Storia.
Luigi Meneghello, nato a Malo nel 1922, è stato uno scrittore italiano che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama letterario del Novecento. La sua scrittura, caratterizzata da un linguaggio ricco di sfumature e ironia, è strettamente legata alle sue radici venete e alle esperienze vissute durante la Seconda Guerra Mondiale.
Partecipante alla Resistenza, Meneghello ha sempre sentito un profondo legame con la sua terra natale, che è diventata il palcoscenico principale dei suoi romanzi. Nei suoi libri, come “I piccoli maestri” e “Libera nos a Malo”, l’autore racconta con un’ironia sottile e pungente la vita di provincia, le usanze popolari e le contraddizioni dell’animo umano.
La sua prosa, ricca di neologismi e di espressioni dialettali, crea un mondo narrativo unico e inconfondibile. Meneghello non si limita a descrivere la realtà, ma la reinventa attraverso il filtro della sua immaginazione, creando un universo linguistico che è al tempo stesso comico e tragico.
L’opera di Meneghello è stata spesso paragonata a quella di Italo Calvino per la sua capacità di fondere la dimensione locale con quella universale. Tuttavia, mentre Calvino prediligeva un linguaggio più raffinato e astratto, Meneghello si concentra sulla concretezza del quotidiano e sulla rappresentazione dei personaggi nelle loro sfumature più intime.