PEPPE DELL’ACQUA parla di “L’ODISSEA” di Omero
Domenica 27 aprile 2025, ore 11:00

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"L'ODISSEA" di Omero

L’Odissea è un poema che non ha bisogno di presentazioni.  È un viaggio epico, un’odissea interiore ed esteriore che trascina il lettore in un mondo di miti, avventure e riflessioni profonde. Omero, con la sua maestria narrativa, ci racconta il lungo peregrinare di Ulisse, re di Itaca, per tornare a casa dopo la guerra di Troia.

Non solo un racconto di un viaggio epico, ma un’esplorazione dell’animo umano, delle sue paure, dei suoi desideri e delle sue contraddizioni. Ulisse, eroe complesso e sfaccettato, ci mostra la forza e la fragilità dell’uomo di fronte alle avversità. Incontra mostri marini, streghe incantatrici, divinità capricciose e compagni di viaggio fedeli e infedeli. Ogni incontro è un’occasione per riflettere sulla condizione umana, sulla natura del bene e del male, sulla forza del destino e sulla libertà dell’individuo.

L’Odissea è anche un poema ricco di simboli e allegorie. Il mare, per esempio, rappresenta l’inconscio, le profondità dell’anima. Ogni isola che Ulisse incontra è una tappa del suo percorso interiore, un luogo dove deve affrontare una nuova prova e superare un ostacolo. Ma l’Odissea è anche un’opera che parla di casa, di famiglia e di affetti. Il desiderio di tornare a Itaca, di riabbracciare la moglie Penelope e il figlio Telemaco, è il motore che spinge Ulisse a superare ogni ostacolo.

Un’opera immortale che continua a affascinare i lettori di ogni epoca. Un poema che ci parla di noi stessi, delle nostre paure e dei nostri sogni, e ci invita a intraprendere il nostro personale viaggio alla ricerca della felicità.

Omero, figura avvolta nel mistero, è considerato il padre della letteratura occidentale.

La sua esistenza storica è incerta, ma la sua opera ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura greca e in quella europea. Si ritiene che abbia vissuto tra l’VIII e il IX secolo a.C., ma le città che rivendicano la sua nascita sono numerose: Smirne, Chio, Colofone, Atene, Rodi e Argo.

La tradizione lo descrive come un aedo, un cantore cieco che, accompagnato dalla lira, recitava lunghi poemi epici. A lui sono attribuiti l’Iliade e l’Odissea, due capolavori che narrano rispettivamente l’ultimo anno della guerra di Troia e il lungo viaggio di ritorno di Ulisse nella sua Itaca.

Questi poemi non sono solo delle semplici narrazioni di eventi storici, ma delle vere e proprie enciclopedie del mondo greco. Al loro interno troviamo miti, leggende, descrizioni della natura, riflessioni sulla condizione umana e sulla divinità. Omero, con la sua lingua ricca e musicale, ha saputo catturare l’immaginario collettivo dei Greci e trasmettere valori e ideali che sono rimasti vivi nei secoli.

L’importanza di Omero va ben oltre la letteratura. Le sue opere hanno influenzato filosofi, storici e artisti di ogni epoca. La sua figura è diventata un simbolo dell’ispirazione poetica e della capacità della parola di tramandare la memoria di un popolo.

Nonostante il passare del tempo, Omero continua a essere considerato uno dei più grandi poeti di tutti i tempi, e le sue opere sono ancora oggi lette e studiate in tutto il mondo.

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