Margherita Asta è nata a Trapani e vive a Parma dal 2010, è funzionario giudiziario presso il Tribunale di Parma. La mafia le ha disintegrato la famiglia quando aveva solo 10 anni nella strage di Pizzolungo. Di sua mamma e dei suoi fratelli le sono rimaste solo le fotografie, i quaderni di prima elementare e l’immagine ricorrente di una macchia di sangue sul muro bianco di una villetta, forse era del fratello Giuseppe. Il tempo ha insegnato a Margherita che: il dolore è un fatto personale, la mafia no.

Ecco che allora la sua tragedia  si è trasformata in un momento di riscatto. Ha fatto della sua storia testimonianza.  Da anni  fa parte dell’associazione Libera, Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie.  Oggi è referente regionale del settore Libera Memoria Emilia Romagna. Racconta la sua vita di bambina a cui è stata rubata la famiglia perché anche la sua sofferenza divenga un contributo a costruire un mondo migliore e la mafia un nemico da combattere da un esercito sempre più numeroso.

Nel 2015 ha scritto insieme alla giornalista Michela Gargiulo il libro “Sola con te in un futuro aprile” in cui viene raccontata la storia della sua mamma, dei suoi fratelli,  del giudice Carlo Palermo e della sua adolescenza rubata.

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