Anna Bonaiuto, diplomata presso l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, in teatro ha lavorato con Carlo Cecchi (tra gli altri Ritter Dene Voss, Hedda Gabler), Otomar Krejca (Tre sorelle, Terra sconosciuta), Mario Martone (Terremoto con madre e figlia, I sette a Tebe), Toni Servillo (Le false confidenze, Sabato, domenica e lunedì). Con quest’ultimo, ha vinto il Premio Ubu come migliore attrice. Tra gli ultimi spettacoli interpretati,  Maria Stuart di Schiller, regia di Andrea De Rosa, Il dio della carneficina di Yasmina Reza, regia di Roberto Andò, La Belle Joyeuse, regia di Gianfranco Fiore e, prodotto dal Piccolo Teatro, Inventato di sana pianta ovvero gli affari del barone Laborde, regia Luca Ronconi. La sua “seconda” carriera si svolge al cinema, dove lavora con alcuni dei registi italiani più interessanti, tra cui Mario Martone (Morte di un matematico napoletano, L’amore molestoNoi credevamo) e Roberto Andò (Viva la libertà), Nanni Moretti (Il caimano), Daniele Luchetti (Mio fratello è figlio unico), Paolo Sorrentino (Il Divo), Andrea Molaioli (La ragazza del lago), Carlo Verdone (Io, loro e Lara). Ha ricevuto numerosissimi premi, in particolare per l’interpretazione ne L’amore molesto, per la quale ha ottenuto, tra gli altri riconoscimenti, David di Donatello, Globo d’Oro, Grolla d’Oro, Premio Chicago U.S.A., Premio De Sica e Nastro d’Argento. In teatro, ha avuto anche il Premio Salvo Randone e il Premio Duse.

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