Ha iniziato ad esibirsi da piccola quando faceva il verso ai parenti e metteva su numeri comici per i compagni delle elementari. Tutti ridevano come matti, come succede oggi ogni volta che sale sul palcoscenico. Più che fiorentina di nascita è fiesolana e nomade di spirito. Ha fatto divertire il pubblico di Los Angeles, New York, Praga, Amsterdam, Bucarest, Tokyo e Parigi che è un po’ la sua seconda casa. Francesi sono alcuni dei suoi maestri e fonti d’ispirazione: l’attore Jacques Lecoq, il clown Pierre Byland e Jacques Tati. Quello francese è anche uno dei pubblici più ammaliati e incantati da Maria: nel 2009 lo spettacolo Crepapelle al Théâtre du Rond Point di Parigi diventa un caso, «Le Monde» gli dedica due approfondimenti speciali e «Le Figaro» lo inserisce fra i primi due maggiori successi della stagione teatrale a Parigi. Crepapelle, scritto e interpretato da Maria, arriva fino al Carrie Hamilton Theatre – Pasadena Playhouse di Los Angeles, dopo che Peter Schneider, produttore della Disney, lo vede per la prima volta al Teatro del Sale. L’incontro tra lui e Maria dà poi vita a una nuova creazione, una sorta di antologia di tutti i personaggi, maschere e clown interpretati dall’attrice fino a quel momento. My life with men and other animals, diretto dallo stesso Schneider e di cui Maria Cassi è interprete e co-autrice, insieme a Patrick Pacheco, va in scena nel marzo del 2012 a New York e sancisce definitivamente il successo internazionale dell’artista fiorentina.

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