COSI' PARLO' ZARATHUSTRA
Vi scongiuro, fratelli, restate fedeli alla terra e non credete a quelli che vi parlano di sovraterrene speranze! Essi sono degli avvelenatori, che lo sappiano o no. Sono spregiatori della vita, moribondi ed essi stessi avvelenati, dei quali la terra è stanca: se ne vadano pure!
ERIKA LEMAY parla di COSI’ PARLO’ ZARATHUSTRA
Domenica 19 marzo 2017, ore 11:00
COSI' PARLO' ZARATHUSTRA
Also sprach Zarathustra. Ein Buch für Alle und Keinen è il titolo di un celebre libro del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, composto in quattro parti fra il 1883 e il 1885. Gran parte dell’opera tratta i temi dell’eterno ritorno, della parabola della morte di Dio, e la profezia dell’avvento dell’oltreuomo, che erano stati precedentemente introdotti ne La gaia scienza. Definito dallo stesso Nietzsche come “il più profondo che sia mai stato scritto”, il libro è un denso ed esoterico trattato di filosofia e di morale, e tratta della discesa di Zarathustra dalla montagna al mercato per portare l’insegnamento all’umanità. Il comportamento di Zarathustra qui descritto è opposto a quello già espresso da un saggio di Arthur Schopenhauer che prefigura – al contrario – un allontanamento del mistico dal mercato verso, appunto, la montagna. Ironicamente il testo utilizza uno stile simile a quello della Bibbia, ma contiene idee e concetti diametralmente opposti a quelli del Cristianesimo e del Giudaismo riguardo alla morale ed ai valori tradizionali.
FRIEDRICH NIETZSCHE (Röcken, 15 ottobre 1844 – Weimar, 25 agosto 1900) è stato un filosofo, poeta, compositore e filologo tedesco. Considerato tra i massimi filosofi e prosatori di ogni tempo, Nietzsche ebbe un’influenza controversa, ma indiscutibile, sul pensiero filosofico, letterario, politico e scientifico del XX secolo. La sua filosofia, appartenente al filone delle filosofie della vita, è considerata da alcuni uno spartiacque fra la filosofia tradizionale e un nuovo modello di riflessione, informale e provocatorio. In ogni caso, si tratta di un pensatore unico nel suo genere, sì da giustificare l’enorme influenza da lui esercitata sul pensiero posteriore.